Le Seminariadi 2025 sono state un’esperienza straordinaria che ha coinvolto i seminari minori del Nord Italia, realtà sempre più rare ma ricche di passione e vocazione. Quest’anno, la manifestazione si è svolta a Bergamo, con il calcio come protagonista assoluto, affiancato da altre competizioni sportive. Ma le Seminariadi non sono solo sport: sono anche un’occasione per l’incontro, la condivisione e la crescita spirituale.
Calcio e Sport: Un Campo di Fraternità
Il torneo di calcio ha rappresentato il cuore dell’evento, con partite avvincenti che hanno visto i seminaristi sfidarsi con grinta e spirito di squadra. Oltre al calcio, ci sono state altre gare sportive, che hanno contribuito a creare un clima di competizione sana e amichevole. Il valore di queste sfide non risiede solo nella vittoria, ma nella possibilità di conoscersi, confrontarsi e vivere lo sport come un momento di aggregazione.
Un Viaggio tra Cultura e Spiritualità: Bergamo e il Santuario di Caravaggio
Prima della giornata dedicata allo sport, abbiamo avuto l’opportunità di visitare Bergamo, immergendoci nella bellezza della Città Alta, tra le sue mura storiche, le piazze e le chiese ricche di storia e arte.
La nostra esperienza spirituale si è poi approfondita con la visita al Santuario di Caravaggio, un luogo di profonda devozione mariana. Qui abbiamo vissuto momenti di preghiera e riflessione, affidando alla Madonna il nostro cammino e le nostre vocazioni.
Domenica di Testimonianza Vocazionale
Dopo l’intensità delle competizioni sportive e le visite culturali, la domenica è stata dedicata alla testimonianza vocazionale in una parrocchia locale. È stato un momento importante, in cui abbiamo condiviso con la comunità la nostra esperienza di fede e il nostro percorso verso il sacerdozio. Abbiamo ricevuto domande, raccontato le nostre storie e ascoltato con interesse le esperienze dei fedeli, rafforzando così il dialogo tra noi e la realtà ecclesiale.
Conclusione
Le Seminariadi 2025 hanno dimostrato ancora una volta di essere molto più di un semplice evento sportivo: sono state un’occasione per rafforzare il nostro cammino vocazionale, stringere nuove amicizie e vivere la fede in modo autentico. Con il calcio come filo conduttore, abbiamo scoperto che lo sport può essere un linguaggio universale capace di unire, insegnare e far crescere.
Non vediamo l’ora di ritrovarci il prossimo anno per una nuova edizione, pronti a vivere un’altra esperienza indimenticabile!
Mercoledì sera la comunità di Arenzano ha vissuto un momento di intensa spiritualità grazie alla meditazione quaresimale di Don Luigi Epicoco, dal titolo “La Speranza e le speranze”. Un appuntamento che ha toccato il cuore di molti fedeli, offrendo spunti profondi sulla speranza cristiana e sul suo significato nella vita quotidiana.
Noi del Seminario di Arenzano siamo stati onorati di accogliere Don Luigi nella nostra città, un’occasione preziosa per ascoltare la sua parola illuminante e riflettere sul valore della speranza nel cammino di Quaresima.
Durante la sua meditazione, Don Luigi ha sottolineato la distinzione tra la Speranza con la “S” maiuscola, che si fonda sulla fede in Dio, e le tante piccole speranze che ci accompagnano nella vita. Ha invitato i presenti a non smarrirsi nelle attese effimere, ma a rivolgere il cuore alla vera speranza che non delude.
Per chi non ha potuto partecipare, il video integrale della meditazione è disponibile su YouTube al seguente link: Guarda il video.
Un ringraziamento speciale a Don Luigi Epicoco per la sua presenza e per aver donato alla nostra comunità un momento di riflessione e crescita spirituale.
Dal 14 al 16 marzo, sette giovani tra i 18 e i 35 anni hanno vissuto un’esperienza intensa di ritiro spirituale vocazionale presso il monastero S. Croce di Bocca di Magra. Guidati da P. Federico Trinchero, hanno approfondito la loro ricerca vocazionale in un clima di preghiera, silenzio e condivisione fraterna.
Un Tempo di Grazia e Riflessione
La Quaresima, tempo privilegiato per la conversione e il discernimento, ha fatto da cornice a questo ritiro. Il contesto naturale del posto, immerso nella bellezza e nella pace della Liguria, ha favorito la meditazione e il raccoglimento interiore. La fraternità dei Carmelitani Scalzi ha offerto ai partecipanti un esempio di vita dedicata a Dio, rafforzando la riflessione sulla propria chiamata.
l Tema del Ritiro: “Signore, tu conosci tutto, tu sai che ti voglio bene”
Il filo conduttore del ritiro è stato tratto dalle parole di San Pietro nel Vangelo di Giovanni:
“Signore, tu conosci tutto, tu sai che ti voglio bene” (Gv 21,17)
Questa frase ha guidato le meditazioni e i momenti di preghiera, aiutando i giovani a interrogarsi sul loro rapporto con Dio e sulla risposta alla chiamata personale che ognuno sente nel cuore. Le parole di P. Federico hanno illuminato il cammino di discernimento, offrendo spunti profondi per comprendere come affidarsi totalmente al Signore.
Condivisione e Comunità
Uno degli aspetti più belli del ritiro è stata la condivisione tra i partecipanti. Il confronto sulle proprie esperienze di fede e sulle domande vocazionali ha arricchito il percorso di ciascuno, creando legami fraterni e momenti di autentica crescita spirituale.
Prossimi Appuntamenti
Per chi desidera continuare il cammino spirituale, ci sono due eventi dedicati ai giovani:
🔹 Verso l’Alto – Cammino Spirituale per Giovani alla Frassati Scopri di più: Verso l’Alto
🔹 Giubileo dei Giovani con San Carlo Acutis Scopri di più: Giubileo Giovani
Il ritiro vocazionale di Quaresima è stato un’esperienza di grande profondità, un’occasione per fermarsi, ascoltare e comprendere meglio la propria chiamata. La preghiera, la bellezza della natura, la guida di P. Federico e la fraternità vissuta hanno reso questi giorni un dono prezioso per tutti i partecipanti.
Che il Signore continui a illuminare il cammino di questi giovani, accompagnandoli nel discernimento della loro vocazione!
Lo scorso weekend, un gruppo di seminaristi ha vissuto un’esperienza speciale a Campodonico (GE), un piccolo borgo situato dietro Chiavari, città natale del nostro seminarista Karol. Invitati per una testimonianza, abbiamo colto l’occasione per una gita che si è trasformata in un momento di profonda comunione e arricchimento spirituale.
L’Accoglienza della Comunità
Fin dal nostro arrivo, siamo stati accolti con calore dalla comunità locale e da don Francesco, il parroco del paese. Il pranzo condiviso ha favorito uno scambio libero tra i seminaristi e i giovani del posto, permettendo di intessere dialoghi autentici e significativi. Nonostante non sia stato organizzato un momento strutturato di scambio di gruppo, l’informalità dell’incontro ha reso tutto ancora più spontaneo e arricchente.
Preghiera e Benedizione
Il pomeriggio si è arricchito di momenti di preghiera comunitaria, culminando nella celebrazione della Messa e dei Vespri. La presenza e la partecipazione attiva della comunità hanno reso la liturgia un momento di intensa spiritualità. Le parole di una signora anziana, presente alla celebrazione, hanno testimoniato l’impatto profondo di questa giornata:
“Oggi è stato il giorno più bello della mia vita. Le avete fatto un regalo impossibile da immaginare!”
Queste parole ci hanno toccato profondamente, ricordandoci quanto anche un semplice incontro possa portare gioia e speranza nelle persone.
Un Ringraziamento Speciale
Don Francesco, con grande affetto, ha voluto condividere con noi la sua gratitudine per quanto vissuto insieme:
“Grazie di vero cuore! Ringrazio il Signore per quanto ha seminato lungo questo giorno! Non abbiamo vissuto lo scambio di gruppo, ma posso assicurarti che i ragazzi sono rimasti entusiasti dello scambio libero avuto con i seminaristi durante il pasto e nel pomeriggio! È stato una benedizione! Ci avete regalato anche una cura nel pregare che ci ha fatto bene.”
Queste parole ci spronano a continuare il nostro cammino con sempre maggiore dedizione e umiltà, consapevoli che ogni incontro può essere occasione di crescita e testimonianza.
Conclusione
La giornata trascorsa a Campodonico ha lasciato un segno profondo nei nostri cuori. L’accoglienza della comunità, la condivisione fraterna e i momenti di preghiera hanno reso questa esperienza unica e indimenticabile.
Ringraziamo di cuore don Francesco e tutta la comunità di Campodonico per la calorosa ospitalità e ci uniamo nella preghiera, certi che questo incontro sia stato solo l’inizio di un legame spirituale destinato a durare nel tempo.
A presto Campodonico! Che il Signore continui a benedire questa splendida comunità.
Tra febbraio e marzo 2025, la statua pellegrina di Gesù Bambino di Praga ha compiuto tre viaggi distinti, portando un messaggio di fede e speranza in diverse località del nord Italia. Le tappe di Castana e Canneto Pavese (PV), Buriasco (TO) e Novi Ligure (AL) hanno visto un’ampia partecipazione e momenti di intensa preghiera comunitaria. Per tutte le tappe, alcuni devoti hanno atteso per anni questa visita, e solo ora è stato possibile accontentarli grazie al loro profondo attaccamento alla spiritualità del Bambino Gesù.
Domenica 23 febbraio: Castana e Canneto Pavese (PV)
A Castana, la giornata si è aperta con la celebrazione della Santa Messa, in cui i protagonisti sono stati i bambini, che hanno ricevuto una speciale benedizione. Nel pomeriggio, circa due ore sono state dedicate all’adorazione, alla catechesi, alla preghiera della Coroncina e alla benedizione con l’olio benedetto della lampada di Gesù Bambino. Il parroco don Giorgio, essendo anche parroco di Canneto, ha organizzato una visita veloce nella vicina parrocchia, celebrando la Santa Messa anche lì. L’affluenza è stata sorprendente, segno che questa iniziativa ha seminato speranza nelle piccole comunità delle colline pavesi.
Lunedì 11 e martedì 12 marzo: Buriasco (TO)
La visita è iniziata la mattina del giorno di mercato, con un’accoglienza calorosa. Dopo una breve catechesi, i fedeli hanno avuto momenti di preghiera personale e possibilità di confessione. Nel pomeriggio, i protagonisti sono stati gli 80 ragazzi del catechismo, che hanno avuto l’opportunità di recuperare la celebrazione delle Ceneri, rimandata la settimana precedente. Grazie al diacono don Claudio, suor Maria e il parroco don Johnny, i ragazzi hanno ricevuto una catechesi sul significato della Quaresima, seguita dall’imposizione delle ceneri e da momenti di preghiera e conoscenza di Gesù Bambino. P. Andrea ha poi coinvolto tutti con giochi di prestigio, rendendo il momento ancora più speciale.
La Santa Messa serale ha richiamato tantissimi fedeli, anche dai paesi vicini, una partecipazione rara nei giorni feriali. In serata, la statua è stata portata alla casa di riposo gestita dalle suore del Santo Natale, dove è rimasta per la notte. L’indomani, alle 9:15, una nuova Messa ha visto la benedizione dell’olio e una grande affluenza di fedeli. Durante la giornata, ci sono stati momenti di preghiera, confessioni e, nel pomeriggio, la statua ha visitato la RSA Consolata per un ultimo momento di raccoglimento prima del rientro ad Arenzano. Don Johnny ha sottolineato come la presenza di Gesù Bambino abbia portato speranza alla comunità.
Domenica 16 marzo: Novi Ligure (AL)
La statua è stata accolta con entusiasmo dai Padri Oblati di San Giuseppe Marello, missionari originari del Kerala, India, che hanno subito aderito alla proposta dei devoti. L’accoglienza è avvenuta alle 9:45 nel piazzale della chiesa, seguita dalla celebrazione della Santa Messa, dove i protagonisti sono stati i bambini. La liturgia è stata pensata per loro, con gesti quaresimali che li hanno aiutati a comprendere meglio il cammino verso la Pasqua. Il Vangelo parlava della Trasfigurazione, e la statua del Bambino di Praga, con la sua regalità, ha incarnato perfettamente il messaggio di gloria e speranza di Cristo. La celebrazione si è conclusa con la benedizione dei bambini.
Subito dopo, si è svolta una seconda Messa per tutti i fedeli, mentre nel pomeriggio un’ora di catechesi e preghiera con la Coroncina ha preparato i presenti al momento conclusivo: la celebrazione della Santa Messa con la benedizione con l’olio di Gesù Bambino. Anche qui, i Padri Oblati hanno espresso grande soddisfazione per la numerosa partecipazione, sottolineando come, pur essendo una domenica, raramente si vede un’affluenza così alta.
Il pellegrinaggio della statua di Gesù Bambino di Praga ha confermato il forte legame tra i fedeli e questa devozione, portando momenti di preghiera intensa, catechesi e comunità. Ogni tappa ha rappresentato un’occasione preziosa per rafforzare la fede e riscoprire la presenza di Gesù Bambino come segno di speranza per il futuro.
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