Il 30 maggio scorso, il Santuario del Bambino Gesù di Praga ad Arenzano ha vissuto un momento di intensa spiritualità e commozione: l’inaugurazione e benedizione della nuova Cappella dei Bambini Nati in Cielo, una piccola oasi di fede dedicata a tutti quei figli che non hanno mai visto la luce, ma che vivono nel cuore di Dio e nel ricordo dei loro genitori.
Dopo dieci mesi di lavoro appassionato e profondo, l’opera realizzata dall’artista Luca Damonte è stata ufficialmente benedetta dal Cardinal Angelo Bagnasco, alla presenza di una grande folla di fedeli provenienti non solo dalle parrocchie vicine, ma anche da molti altri luoghi della Liguria.
Un’opera d’arte carica di significato
Nel pomeriggio, lo stesso Damonte ha raccontato il lungo processo creativo che ha portato alla nascita della cappella, tra ispirazione spirituale e difficoltà tecniche. Il risultato è un ambiente sacro, raccolto e ricco di simboli, pensato come luogo di accoglienza, silenzio e consolazione, dove ogni donna e ogni famiglia possa trovare conforto, memoria e speranza.
La giornata è iniziata con una nuova novena alla Madonna, composta appositamente per l’occasione: un testo originale che ha accompagnato la preghiera comunitaria nel pomeriggio. A seguire, un momento musicale ha guidato i presenti attraverso l’evoluzione storica dell’Ave Maria, sottolineando come la devozione mariana si sia espressa nei secoli anche attraverso l’arte dei suoni.
Un segno tangibile di speranza
La cappella non è solo un’opera artistica, ma un luogo vivo, dove la sofferenza si trasforma in preghiera e la memoria diventa testimonianza della sacralità della vita in ogni sua fase. È un dono per la comunità, per chi ha vissuto il dolore della perdita, ma anche per chi desidera un luogo dove affidare al cielo i propri pensieri più profondi.
Un invito al cuore di tutti
Il Santuario di Arenzano invita tutti a visitare questo nuovo spazio sacro, nato dalla bellezza dell’arte e dalla profondità della fede. La Cappella dei Bambini Nati in Cielo è ora aperta alla preghiera personale, alle celebrazioni e a momenti di raccoglimento. Un luogo che diventerà segno di vita, amore e speranza per molte generazioni.
Nel mese di maggio 2024, la statua pellegrina del Gesù Bambino di Praga ha percorso un lungo itinerario che ha toccato numerose comunità carmelitane della Lombardia, portando con sé un messaggio semplice e profondo: Dio si è fatto piccolo per stare vicino a noi.
Dopo le prime tappe a Legnano, Parma e Bologna, il Bambino è stato accolto con grande gioia nel Monastero di Concesa, dove ha avuto luogo una giornata di preghiera e riflessione curata da P. Pierluigi. Un evento particolare ha segnato questa tappa: proprio in quei giorni è iniziato il Conclave che ha eletto il nuovo Papa Leone XIV – un segno spirituale che ha dato ulteriore profondità al pellegrinaggio.
Dal 16 al 18 maggio, Monza ha celebrato con entusiasmo l’arrivo del Bambino, specialmente nella chiesa carmelitana dove si ricordava il centenario della canonizzazione di Santa Teresa di Gesù Bambino. Famiglie, bambini e fedeli hanno partecipato a una veglia di preghiera vivace e toccante.
Poi è stata la volta di Milano, con la significativa tappa nella chiesa del Corpus Domini, dove fu collocata la prima immagine italiana del Gesù Bambino di Praga. Qui, tra catechesi con i bambini, visite a scuole e case di riposo, e una grande festa parrocchiale il 25 maggio, si è respirato un forte senso di appartenenza spirituale.
Dal 27 maggio, la statua ha visitato Lodi, Castiglione d’Adda e Tribiano, dove si sono susseguiti incontri con bambini, momenti di catechesi e celebrazioni che hanno coinvolto centinaia di fedeli. Ovunque si è manifestato un desiderio vivo di affidarsi all’infanzia spirituale che il Bambino rappresenta.
Infine, il 31 maggio, il pellegrinaggio si è concluso in Valle d’Aosta, con una serata di preghiera al Santuario di Maria Immacolata durante la Notte dei Santuari, seguita da incontri con le monache carmelitane di Quart e i ragazzi dell’oratorio di Valdigne.
Dopo un mese intenso, la statua del Gesù Bambino si prende ora una pausa estiva, ma non si ferma il suo messaggio: piccolo e silenzioso, continua a bussare alle porte dei cuori per seminare speranza e amore.
Tra febbraio e marzo 2025, la statua pellegrina di Gesù Bambino di Praga ha compiuto tre viaggi distinti, portando un messaggio di fede e speranza in diverse località del nord Italia. Le tappe di Castana e Canneto Pavese (PV), Buriasco (TO) e Novi Ligure (AL) hanno visto un’ampia partecipazione e momenti di intensa preghiera comunitaria. Per tutte le tappe, alcuni devoti hanno atteso per anni questa visita, e solo ora è stato possibile accontentarli grazie al loro profondo attaccamento alla spiritualità del Bambino Gesù.
Domenica 23 febbraio: Castana e Canneto Pavese (PV)
A Castana, la giornata si è aperta con la celebrazione della Santa Messa, in cui i protagonisti sono stati i bambini, che hanno ricevuto una speciale benedizione. Nel pomeriggio, circa due ore sono state dedicate all’adorazione, alla catechesi, alla preghiera della Coroncina e alla benedizione con l’olio benedetto della lampada di Gesù Bambino. Il parroco don Giorgio, essendo anche parroco di Canneto, ha organizzato una visita veloce nella vicina parrocchia, celebrando la Santa Messa anche lì. L’affluenza è stata sorprendente, segno che questa iniziativa ha seminato speranza nelle piccole comunità delle colline pavesi.
Lunedì 11 e martedì 12 marzo: Buriasco (TO)
La visita è iniziata la mattina del giorno di mercato, con un’accoglienza calorosa. Dopo una breve catechesi, i fedeli hanno avuto momenti di preghiera personale e possibilità di confessione. Nel pomeriggio, i protagonisti sono stati gli 80 ragazzi del catechismo, che hanno avuto l’opportunità di recuperare la celebrazione delle Ceneri, rimandata la settimana precedente. Grazie al diacono don Claudio, suor Maria e il parroco don Johnny, i ragazzi hanno ricevuto una catechesi sul significato della Quaresima, seguita dall’imposizione delle ceneri e da momenti di preghiera e conoscenza di Gesù Bambino. P. Andrea ha poi coinvolto tutti con giochi di prestigio, rendendo il momento ancora più speciale.
La Santa Messa serale ha richiamato tantissimi fedeli, anche dai paesi vicini, una partecipazione rara nei giorni feriali. In serata, la statua è stata portata alla casa di riposo gestita dalle suore del Santo Natale, dove è rimasta per la notte. L’indomani, alle 9:15, una nuova Messa ha visto la benedizione dell’olio e una grande affluenza di fedeli. Durante la giornata, ci sono stati momenti di preghiera, confessioni e, nel pomeriggio, la statua ha visitato la RSA Consolata per un ultimo momento di raccoglimento prima del rientro ad Arenzano. Don Johnny ha sottolineato come la presenza di Gesù Bambino abbia portato speranza alla comunità.
Domenica 16 marzo: Novi Ligure (AL)
La statua è stata accolta con entusiasmo dai Padri Oblati di San Giuseppe Marello, missionari originari del Kerala, India, che hanno subito aderito alla proposta dei devoti. L’accoglienza è avvenuta alle 9:45 nel piazzale della chiesa, seguita dalla celebrazione della Santa Messa, dove i protagonisti sono stati i bambini. La liturgia è stata pensata per loro, con gesti quaresimali che li hanno aiutati a comprendere meglio il cammino verso la Pasqua. Il Vangelo parlava della Trasfigurazione, e la statua del Bambino di Praga, con la sua regalità, ha incarnato perfettamente il messaggio di gloria e speranza di Cristo. La celebrazione si è conclusa con la benedizione dei bambini.
Subito dopo, si è svolta una seconda Messa per tutti i fedeli, mentre nel pomeriggio un’ora di catechesi e preghiera con la Coroncina ha preparato i presenti al momento conclusivo: la celebrazione della Santa Messa con la benedizione con l’olio di Gesù Bambino. Anche qui, i Padri Oblati hanno espresso grande soddisfazione per la numerosa partecipazione, sottolineando come, pur essendo una domenica, raramente si vede un’affluenza così alta.
Il pellegrinaggio della statua di Gesù Bambino di Praga ha confermato il forte legame tra i fedeli e questa devozione, portando momenti di preghiera intensa, catechesi e comunità. Ogni tappa ha rappresentato un’occasione preziosa per rafforzare la fede e riscoprire la presenza di Gesù Bambino come segno di speranza per il futuro.
Con grande gioia e commozione condividiamo con voi una notizia che ci sta profondamente a cuore: sono iniziati i lavori per la realizzazione di una nuova cappella nel Santuario di Gesù Bambino di Arenzano. Sarà la Cappella dei Bambini Nati in Cielo, uno spazio dedicato alla preghiera, alla pace e al conforto spirituale per tutti coloro che desiderano ricordare e affidare al Signore i bambini mai nati o sofferenti.
Questo progetto nasce da un desiderio che portavamo nel cuore da anni: creare un luogo speciale dove mamme e papà possano trovare consolazione, speranza e un abbraccio spirituale. Sarà un luogo che accoglie con delicatezza il dolore delle donne e delle famiglie che hanno vissuto l’esperienza di un aborto, offrendo uno spazio per il raccoglimento e la preghiera. La cappella sarà anche un segno di vicinanza per tutti i bambini che soffrono nel corpo e nello spirito.
Una cappella dall’immenso valore simbolico
La cappella sarà impreziosita da un’opera d’arte unica: una ceramica raffigurante Maria incinta, che con il suo ampio mantello abbraccia i bambini. Questa immagine vuole trasmettere un messaggio di amore, protezione e speranza, richiamando la maternità divina e l’accoglienza infinita della Vergine Maria.
Inoltre, il nuovo spazio consentirà, dove necessario, la sepoltura di piccoli feti, offrendo un gesto concreto e simbolico per riconoscere e onorare la vita, anche nei suoi momenti più fragili.
Un grazie di cuore a chi ci sostiene
Questo progetto è reso possibile grazie al contributo di tante persone generose che, con preghiere, donazioni e supporto pratico, ci hanno permesso di avviare i lavori. La realizzazione della Cappella dei Bambini Nati in Cielo rappresenta un sogno che si sta concretizzando grazie alla Provvidenza e al cuore grande di chi ha creduto in questa iniziativa.
Confidiamo che, con l’aiuto di Dio e di tutti voi, riusciremo a completare questo luogo di pace e bellezza. Speriamo di poter inaugurare la cappella durante il prossimo anno giubilare, in un momento di festa e di rinnovata spiritualità per l’intera comunità.
Come sostenere il progetto
Per chi desidera contribuire alla realizzazione della cappella, è possibile effettuare una donazione attraverso i canali ufficiali del Santuario di Gesù Bambino di Arenzano. Ogni piccolo gesto è importante e sarà un tassello che renderà possibile questo luogo di preghiera e conforto per tante famiglie.
Preghiamo insieme perché questa cappella possa diventare un faro di speranza, un simbolo di amore eterno e un luogo di incontro con il Signore. Grazie a tutti coloro che ci accompagnano in questo cammino di fede e di vita.
L’effigie di Gesù Bambino di Praga, simbolo di fede e devozione, ha intrapreso un significativo pellegrinaggio che ha toccato diverse località d’Italia, regalando momenti di preghiera, riflessione e conforto. Tra le tappe principali spiccano Rende, Messina, Catania e Carpineto Romano.
Rende: un momento unico in Calabria
Nei giorni 14 e 15 novembre, la parrocchia di Sant’Antonio di Padova a Rende ha avuto l’onore di ospitare l’effigie di Gesù Bambino di Praga. Questa tappa è stata l’unica in Calabria, attirando numerosi fedeli da tutta la regione. La comunità si è riunita in un clima di intensa spiritualità, partecipando a momenti di preghiera e catechesi guidati da Padre Andrea Frizzarin, che ha offerto una meditazione ispirante sulla figura del Bambinello.
Il pellegrinaggio ha incluso una visita speciale all’ospedale Mariano Santo di Cosenza, dove l’effigie è stata accolta con grande emozione. Il cappellano Don Franco Gravante ha guidato i momenti di preghiera nei reparti, portando conforto e speranza ai degenti e al personale sanitario.
Messina e Catania: fede e tradizione in Sicilia
Dopo la tappa calabrese, l’effigie ha proseguito il suo cammino verso la Sicilia, fermandosi a Messina e Catania. A Messina, Gesù Bambino di Praga è stato accolto nella parrocchia di San Francesco all’Immacolata, dove i fedeli hanno partecipato con grande entusiasmo alle celebrazioni liturgiche.
A Catania, l’effigie è stata ospitata nella parrocchia di Sant’Agata al Borgo, un luogo ricco di tradizione e spiritualità. La comunità ha risposto con devozione, partecipando a eventi di preghiera e meditazione che hanno ulteriormente rafforzato il legame tra i fedeli e il Bambinello.
Carpineto Romano: l’abbraccio della comunità laziale
L’ultima tappa del pellegrinaggio ha portato l’effigie a Carpineto Romano, nel Lazio, dove la comunità ha dimostrato una calorosa accoglienza. La parrocchia locale ha organizzato celebrazioni eucaristiche e momenti di preghiera comunitaria, evidenziando il profondo significato spirituale della presenza del Bambinello di Praga.
Questo evento ha rappresentato un’opportunità unica per rafforzare la fede e per creare un momento di unione e speranza tra i fedeli.
L’importanza della peregrinazione
Il pellegrinaggio dell’immagine di Gesù Bambino di Praga è molto più di un evento religioso: è un simbolo di pace, amore e protezione che tocca profondamente i cuori di chi lo incontra. Le tappe a Rende, Messina, Catania e Carpineto Romano hanno dimostrato il potere della fede di unire comunità diverse in un abbraccio spirituale universale.
Martedì 5 novembre è stata una giornata speciale alla Piccola Opera Charitas di Vercelli. In occasione dei 90 anni della Fondazione, la statua pellegrina di Gesù Bambino di Praga, proveniente dal Santuario di Arenzano, ha portato conforto e gioia agli ospiti di questa RSA.
Una celebrazione carica di emozione
Appena arrivata la statua, la piccola chiesetta della struttura si è riempita: anziani e ospiti su carrozzine, accompagnati da volontari, dipendenti e da alcuni “giovani” speciali della casa, si sono uniti per celebrare la Santa Messa. L’atmosfera era commuovente; il canto dei giovani ha toccato i cuori e Gesù Bambino ha offerto la sua speciale benedizione a tutti i presenti. Il calore della fede e l’affetto dei volontari hanno donato momenti di profonda pace e consolazione a questi anziani, che hanno partecipato con devozione.
Un abbraccio aperto alla comunità
Nel pomeriggio, l’evento si è aperto alla cittadinanza di Vercelli. Un gran numero di fedeli ha partecipato alla preghiera e alla celebrazione della Santa Messa, unendosi agli ospiti della Piccola Opera Charitas in un momento di raccoglimento e di unione. La visita di Gesù Bambino di Praga ha lasciato un segno profondo, confermando l’importanza di questo simbolo di amore e speranza per chi attraversa momenti di fragilità.
Un ringraziamento speciale va a tutti i volontari e ai dipendenti della Piccola Opera Charitas, che con amore e dedizione accompagnano e assistono gli anziani, portando ogni giorno un sorriso e un sostegno prezioso. La presenza di Gesù Bambino di Praga è stata un’occasione per rinnovare questa missione d’amore e per ricordare quanto il servizio alla comunità sia fondamentale.
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