Gita dei Seminaristi alla Centrale Idroelettrica: Scoprire la Scienza per Formarsi come Uomini e Futuri Sacerdoti
Lo scorso martedì, i ragazzi di prima superiore del nostro seminario, guidati da P. Matteo, hanno vissuto un’esperienza unica: una visita alla centrale idroelettrica locale. Una giornata che non solo ha arricchito le loro conoscenze scientifiche, ma ha anche sottolineato un importante principio della formazione umana e spirituale.
Chi ha detto che un futuro sacerdote non debba conoscere le scienze?
La formazione di un buon sacerdote comprende molto più che la teologia e la filosofia; include anche l’apertura al mondo scientifico, perché comprendere la creazione è un modo per avvicinarsi al Creatore.

Una giornata alla scoperta della forza dell’acqua
La visita è iniziata con un caloroso benvenuto da parte degli ingegneri della centrale, che hanno spiegato ai ragazzi come l’energia dell’acqua venga trasformata in elettricità. I seminaristi hanno potuto osservare da vicino le turbine e i generatori, comprendendo il funzionamento di un sistema complesso che sfrutta le risorse naturali in modo sostenibile.
Attraverso una spiegazione interattiva e l’aiuto di modelli in scala, i giovani hanno potuto vedere come ogni elemento della centrale lavori in sinergia, un po’ come ogni membro della Chiesa contribuisce al suo funzionamento armonioso.

Scienza e fede: due mondi che si incontrano
Durante la giornata, P. Matteo ha sottolineato come la scienza e la fede non siano opposte, ma complementari. “Comprendere il funzionamento del mondo fisico ci aiuta ad apprezzare ancora di più la bellezza e l’ordine del Creato”, ha detto ai ragazzi.
La gita è diventata così un’occasione non solo per imparare, ma anche per riflettere sul ruolo della conoscenza scientifica nella vita di ciascuno di noi. I seminaristi hanno imparato che un sacerdote ben formato è anche una guida capace di comprendere e dialogare con tutti gli ambiti della società.

Momenti indimenticabili e riflessioni profonde
La giornata si è conclusa con una breve riflessione comunitaria. I ragazzi hanno condiviso le loro impressioni, mettendo in luce quanto abbiano apprezzato l’esperienza e quanto questa abbia ampliato i loro orizzonti. “Non pensavo che una centrale potesse essere così interessante e così collegata alla nostra vita quotidiana”, ha commentato uno dei partecipanti.
Tornando al seminario, i giovani seminaristi portano con sé non solo nuove conoscenze, ma anche una rinnovata consapevolezza dell’importanza di integrare scienza e fede nella loro formazione.

Conclusione
La gita alla centrale idroelettrica è stata un successo sotto ogni punto di vista. Esperienze come questa dimostrano quanto sia importante un approccio completo alla formazione umana e spirituale, che includa anche la scienza come strumento di crescita personale e collettiva.
In fondo, come ha detto P. Matteo, “Un bravo sacerdote deve conoscere l’uomo in tutte le sue dimensioni, e la scienza è una parte fondamentale di questo percorso.”
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